Si sente pronunciare fra i vicoli quella vecchia parola che profuma intensamente di tempi lontani: baratto.
E’ una storia appena scritta, che parla di cucina, buon cibo, prodotti della terra, oggetti di design e artigianato.
Prenderà vita verso la fine del mese di settembre, in una piccolissima osteria chiamata "L'è Maiala".
Non più di 40 i posti a tavola, un luogo familiare per incontrarsi e ritrovarsi.
Anche solo per gustare un caffè, un amaro o un buon bicchiere di vino in compagnia.
In cambio di
una cena dalle porzioni abbondanti, rustiche e tipicamente toscane, il
commensale prima di sedersi a tavola, offre frutta, verdura o elementi d’arredo
all’oste.
Questi preziosi beni che l’ospite propone al momento della prenotazione, vengono giustamente valutati e abbinati ad un menù dal valore proporzionato.
E’ necessario
mostrare la mercanzia insomma! ..ma l’obiettivo è il baratto onesto e redditizio.
Per entrambi.E così, la
merce di scambio sbaraglia sorprendentemente banconote e carte di credito.Siamo davanti all’insegna della prima osteria
- baratto d'Italia, che ha l'aspetto di una vecchia locanda campagnola, con un tocco un po’
più chic e contemporaneo.Questi preziosi beni che l’ospite propone al momento della prenotazione, vengono giustamente valutati e abbinati ad un menù dal valore proporzionato.
La padrona di casa di nome Donella assicura fiera: “La cucina è quella della nonna, tanto per intendersi - a prezzi, ovviamente, popolari e anticrisi.”
E per coloro che al vociare e al rintocco di piatti e stoviglie preferiscono la tranquillità della propria dimora, la domenica sarà possibile portare via le prelibate portate.
E’ http://www.greenme.it/ che ha riempito Barattolo con questa bella novità.
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