lunedì 25 giugno 2012

LA PULPERIA CHE FA BENE

Barattolodibiglie è sazio e soddisfatto.
Un invito all’ultimo minuto. Galeotta fu la vetrina dalla quale si intravedevano tavoli, panche, arredi e stranezze. Tutto rigorosamente bianco e azzurro. Solo al giallo è permessa qualche timida apparizione. Duo o tre scalini in discesa et voilà: la Galizia è servita.

Piccole carrucole (come pesi mini-sacchi di juta) permettono alla porta di richiudersi con delicatezza e preservare l’atmosfera del locale.
Appeso al muro un grande zaino, compagno del camino de Santiago.
Musica di una Spagna che regala allegria.

I tavoli piccoli, qualcuno disposto in fila all’altro, creano lunghe tavolate. Gomito a gomito con commensali sconosciuti, con i quali la confidenza è d’obbligo. Spontaneità e cortesia.
Cani rigorosamente ammessi. In un angolo sono poggiate su un ripiano due cassette di legno che ospitano la frutta fresca. Fragole rossissime. Una vecchia bilancina di acciaio contiene i  limoni e racconta un passato lontano. Nessuna tovaglia, solo un foglio di carta ruvida per ciascuno. Stoviglie coloratissime, preziosamente sbeccate, patrimonio custodito gelosamente dai proprietari.
Nessuna formalità e l’impressione di essere altrove. Aria di vacanza familiare.
Il palato è felice ma soprattutto il cuore è colmo di tranquillità.
Nessuna foto. Il ricordo suggerisce le parole ed esalta le emozioni.


La Pulperia

Via Piero della Francesca, 75
20154 Milano



1 commento:

  1. Una vecchia bilancina di acciaio contiene i limoni e racconta un passato lontano..

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