venerdì 7 febbraio 2014

IL MAG CAFE' (MILANO).


Luci basse, che illuminano quanto basta.
Fanno luce sulle chiacchiere educate dei clienti.
Dietro al bancone una squadra di camerieri ben vestiti, in bianco e nero, sull’attenti.
Sono pronti a sfoderare la loro esperienza.
Sono di una compostezza rara, sul Naviglio Grande.
Si sente shakerare con vigore.
Si sente il lungo cucchiaio che batte sul bicchiere, per miscelare gli ingredienti.
Si sentono parole straniere.
Alle pareti vecchie bottiglie, libri d’autore e legno scuro.
Fra un tavolino e l’altro, si accomodano poltroncine da salotto, foderate con velluto spesso.
Bevitori di whisky e amanti di ricercate pozioni alcoliche si gustano l’atmosfera.

Ovattata.
Fuori la pioggia non disturba la quiete del locale.


Questo è MAG Cafè, domenica 2 febbraio 2014: eravamo quattro amici al bar.
Che un po' volevano cambiare il mondo, o almeno guardarlo da altre prospettive.


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