Guardare oltre si può.
Per avvistare nuove versioni (della realtà quotidiana di sempre!).
Vedere nuove forme, laddove apparentemente non c’erano.
Fino a quel momento almeno, in cui l’occhio trapassa l’oggettività e sconfina nella fantasia.
Forse ci sono sempre state, ma nessuno le aveva ancora considerate.
Non ancora.
La straordinarietà dell’interpretazione, mistiche allusioni, chimeriche scoperte.
E’ quello che è successo all’artista pendolare Paul Middlewick.
Il punto dipartenza?
I fitti reticolati delle mappe metropolitane di Londra (The Tube).
Cosa ha trovato?
Una selva di animali più o meno stilizzati che abitano l’underground.
Balene, gatti, foche… erano nascosti tutti lì, fra le linee che segnano i percorsi sotterranei della città.
Animals on the underground li contiene tutti, come uno zoo.
Nel 1988 Paul ha tracciato il primo animaletto metropolitano: un elefante risultato dall’unione di alcune fermate della tube, che ogni giorno prendeva per il tragitto casa-ufficio-casa.
Un viaggio in piedi o seduto, accompagnato dalla sua fervida immaginazione, che rompeva la monotonia del solito tragitto.
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