martedì 25 settembre 2012

AL CONCERTO

In mezzo alla gente, ci sono due momenti:

1.    Il momento in cui sei trascinato dal flusso, sei coinvolto pienamente, fai parte del tutto. Proprio quando le spalle si toccano senza alcun fastidio, i piedi saltellano allo stesso ritmo e gli sguardi d’intesa fioccano da ogni angolazione. Le mani applaudono insieme con calore e le voci si mischiano noncuranti dell’intonazione, esasperate dal piacere della musica. Sei il pubblico di uno spettacolo che regala passione, sei  l’energia per il cantante. La conferma di un sound travolgente.
      Vitalità e corpi che ballano, come intrecciati. Nient’altro. 

2.    Il momento in cui prendi per un attimo le distanze e osservi, senza fermare la danza dei tuoi piedi, tutt’intorno. Li noti. Noti quelli che la musica la sentono dentro e si muovono, a modo loro. Mani alzate, occhi lucidi, abbracci appassionati a riprova di un affetto sincero. Chi si gusta da solo il suo pezzo preferito. Chi sembra stranamente  assente, ma poi esplode sulle note che gli toccano il cuore. Quello che tenta di scattare la foto più bella e quello che alle immagini preferisce viversi il momento spalancando le braccia. Li noti tutti. La bellezza delle differenze e la voglia comune di lasciarsi andare quando tuonano le casse e la voce rimbomba.

A ogni concerto.
 
Anche al Campovolo, le persone hanno mostrato se stesse.
A nudo davanti alla Signora Musica.

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