Muri di
mattoni, di quel rosso che a sfiorarlo ti sporca le dita.
Muri grigi,
ruvidi e crepati, che rovinano il vestito ma senza colpa.
Muri scritti,
dipinti ad arte e muri anonimi su cui si aggrappa una tenace piantina.
Muri ricoperti
di manifesti allegri e muri che si sgretolano un poco, poggiando la bici.
Muri che
oscurano la visuale e muri a metà, su cui sedere comodi puntando i piedi.
Muri
altissimi che guardano dall’alto e offrono l’ombra ai prati.
Muri di
pietra smussata, vecchi ma belli, come i nonni.
Ce n’è per
tutti i gusti. Dove ti volti e ti giri eccone uno diverso da collezionare.
Nessuna regola.
La bellezza
sta nello scoprire cosa c’è dietro.
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